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Un altro consiglio per la lettura che ha qualcosa a che fare con la Giornata della Memoria. Nella settimana in cui tante sono le iniziative per non dimenticare anche noi nel nostro piccolo vogliamo dare un contributo e lo facciamo consigliando la lettura del libro Jacob il bugiardo ( o anche Jakob il bugiardo) scritto da Jurek Becker ed edito da Feltrinelli nel 1996. Il protagonista come avrete intuito è un ebreo, Jakob che vive nel ghetto di Lodz con una sola speranza: quella che la guerra finisca e che i russi invadano il suo paese e diano la libertà a lui e ai suoi amici. I suoi vecchi compagni sono l'unica ragione per cui vive con il ricordo di quello che è stato, un venditore di ciambelle. La sua vita però cambia quando si sospetta che possieda una radio.
La radio non si può avere nel ghetto, è un reato possederla, gli ebrei non hanno nessun diritto di sapere quello che succede fuori dal loro territorio. La bugia però entra nella vita di Jakob e sembra salvare anche tante persone. Lui racconta che i russi stanno per arrivare e la speranza fa diminuire i suicidi tra gli abitanti del piccolo ghetto. Jakob capisce che allora forse le bugie sono sinonimo di speranza e continua a inventarsi narratore e portatore di buona novella. La Gestapo però viene a sapere che qualcuno nel ghetto ha la radio e inizia la caccia al colpevole.
Su uno sfondo storico viene raccontata quella che è uno storia di fantasia ma che non nasconde alcuni dettagli di quegli anni, dei giorni in cui si lottava anche solo per un pezzo di pane. In modo quasi surreale tra il comico e il crudo si sviluppa un racconto che sicuramente vi lascerà qualcosa in più.
Il libro è presente sul circuito delle Biblioteche di Roma, lo trovate:
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