Anche se non si dovrebbe fare, vorrei iniziare a parlarvi di "Zia
Mame" partendo da un altro libro che nulla ha a che vedere con il romanzo
di Patrick Dennis, eppure a mio avviso ne esprime l'essenza.
J.D. Salinger diceva per bocca del suo giovane Holden Caufield:
"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai
finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e
poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso,
però".
Ecco, è esattamente questa la sensazione che si prova scorrendo
l'ultima riga di "Zia Mame", pietra miliare della letteratura
statunitense e assoluto capolavoro di quell'Edward Everett Tanner III che amava
pubblicare sotto pseudonimo i suoi libri.
Tuttavia, ancor più che con l'autore, nel terminare il romanzo si
viene assaliti dall'incontenibile voglia di scovare in qualche sperduto angolo
del mondo quella mattacchiona di zia Mame, pur di non privarci della sua allegra
compagnia. Dopo averla amata incondizionatamente, la rimpiangeremo a lungo come
si rimpiange la spontaneità di quando si era bambini.
Lungi dal volervi annoiare con barbose recensioni (Mame stessa non lo
tollererebbe), vorrei provare a darvi un'idea di chi sia costei. Per cominciare
Mame è la zia che tutti vorremmo avere, anche se nello specifico lo è solo di
Patrick Dennis. Una spumeggiante donna capace di conquistare con i suoi modi
frizzanti ogni persona incontrata sul proprio cammino, lettori inclusi. Un
perfetto mix di maliziosa astuzia e infantile ingenuità da cui si generano
rocambolesche e spassose avventure, così esilaranti che a ogni pagina risulta
impossibile trattenere la risata.
Con un'indole vocata al più caleidoscopico trasformismo, zia Mame ci
si presenta di volta in volta sotto molteplici vesti: da sfavillante Carmen a
sensuale geisha, da elegante signora dei migliori salotti newyorchesi ad
attrice di teatro pasticciona, e poi ancora eccentrica arredatrice d'interni,
imprenditrice tanto sprovveduta quanto sfortunata, commessa con l'odio per le
ricevute, improvvisata donna del sud nonché improbabile amazzone, aspirante
scrittrice, incauta benefattrice, furba procacciatrice di mogli e molto altro
ancora. Tra pittoresche feste e amori non convenzionali, metodi educativi non
proprio ortodossi, repentine cadute in disgrazia e sorprendenti colpi di
fortuna, il divertimento è assicurato.
L'edizione originale |
Al di là delle risate, però, zia Mame ci offre, con il suo spensierato
ottimismo alternato a qualche lacrima, tutti gli ingredienti per una gustosa
ricetta del vivere. Per comprendere appieno la forza di questo incredibile
personaggio - forse il più riuscito della letteratura moderna - è necessario,
infatti, inserirlo nel contesto che fa da sfondo alla sua storia.
Su uno scenario in cui scorrono vorticose le immagini di un'America
bacchettona e conformista, segnata prima dalla Grande Depressione degli anni
'20 e poi dalla Seconda Guerra Mondiale, si staglia così la vitale figura di
zia Mame, mai arrendevole e sempre pronta a ricominciare, nonostante i lutti e
le difficoltà economiche patite. Non vi è retorica dietro tutto questo, ma una
penna originale e disincantata.
In ultimo, è doveroso elogiare la meravigliosa prosa dell'autore, una
goduria per gli occhi e per la mente, come pure il suo effervescente stile pieno
di ritmo e il suo acume descrittivo ineguagliabile, a loro tempo passati
inosservati agli occhi dei diciannove editori che si rifiutarono di pubblicare
"Zia Mame".
Fortunatamente per noi, il tempo ha dato ragione a Patrick Dennis.
In quali biblioteche si trova: BiblioCaffè Letterario, Borghesiana,
Casa del Parco, Colli Portuensi, Coop Laurentina, Cornelia, Elsa Morante,
Europea, Flaminia, Franco Basaglia, Galline Bianche, Gianni Rodari, Giordano
Bruno, Goffredo Mameli, Guglielmo Marconi, Longhena, Penazzato, Pier Paolo
Pasolini, Rispoli, Sandro Onofri, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Vaccheria
Nardi, Valle Aurelia, Villa Mercede.
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