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martedì 22 gennaio 2013

Come un romanzo

I diritti dei lettori per Daniel Pennac

"Il verbo leggere
non sopporta l'imperativo"
Leggere non è un dovere. Questo il punto di partenza da cui muove la riflessione di Daniel Pennac in "Come un romanzo". Scardinando, come suo solito fare, le tradizionali impostazioni della pedagogia imperante, l'autore cerca di far comprendere quali problemi si frappongono tra i giovani e la lettura, tentando al contempo di trovarvi soluzione.

Nel compiere questa operazione, Pennac ci dimostra che gli ostacoli incontrati dai ragazzi sono per lo più fittizi e causati da un comune malinteso, ossia la convinzione che leggere sia un dovere. In tal modo, però, come evidenzia l'autore, si perde uno degli elementi costitutivi della lettura: il piacere.
Così il godimento generato dal libro lascia il posto alla noia e il tempo dedicato ad esso non è più rinfrancante, ma d'intralcio ai tanti impegni giornalieri. Leggere non è più una passione da coltivare per sentirsi vivi, ma un monotono compito che ci allontana da ciò che consideriamo divertente.

Per sovvertire questa visione tanto errata quanto pericolosa, Pennac ha pensato bene di mettere nero su bianco i "diritti imprescrittibili" del lettore, che lo tutelino da qualunque imposizione esterna, nella convinzione che nessuno debba leggere perché obbligato.
Come non si può amare o sognare a comando, così non si può leggere perché ordinato da qualcuno. Allo stesso modo, inoltre, ognuno avrà il proprio approccio alla lettura, godendo di piena libertà in merito a cosa, quando e come leggerlo.

Se siete curiosi di scoprire quali sono i diritti dei lettori, guardatevi il nostro video.
Qualora voleste saperne ancora di più, potete cercare in biblioteca "Come un romanzo", ma ricordate... solo se ne avete voglia!


In quali biblioteche si trova:
Borghesiana, Casa dei Bimbi, Centrale per Ragazzi, Colli Portuensi, Coop Laurentina, Elsa Morante, Ennio Flaiano, Enzo Tortora, Europea, Flaminia, Franco Basaglia, Galline Bianche, Gianni Rodari, Giordano Bruno, Goffredo Mameli, Guglielmo Marconi, Longhena, Penazzato, Pier Paolo Pasolini, Renato Nicolini, Rispoli, Sandro Onofri, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Vaccheria Nardi, Villa Leopardi, Villa Mercede.

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